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All’interno
di un cortile che si affaccia sulla piazza vengono serviti assaggi
di formaggi del caseificio Cissva di Capo di Ponte, dolci preparati
in casa, il caffè e un assaggio di grappe e distillati
prodotti dal liquorificio alta valle camonica di Edolo.
All’interno del cortile, tra i banchi di degustazione,
si apre la porta di un antico mulino, successivamente elettrificato
e utilizzato fino a pochi anni fa. I tavolini posizionati nella
piazzetta e nei cortili permettono di godere di un’ultima
pausa prima di visitare il museo etnografico e il Convento delle
Suore Dorotee, al quale si accede da un portone che si affaccia
direttamente sulla piazzetta.
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Piazza
Santa Maria
L’attuale
Chiesa è composta per metà dal vecchio oratorio
di San Faustino (se ne hanno notizie fin dal 1133) con l’angusta
sagrestia, il piccolo campanile romanico e il portico a monte,
verso il Clegna, da cui si accedeva. Demolita nel 600 l’abside
del piccolo oratorio, vi fu aggiunta la Chiesa di Santa Maria
ad Elisabetta, rivolta ad oriente, che prima si trovava nella
contrada di Santa Maria Vecchia, demolita e trasferita all’oratorio
dei SS. Faustino e Giovita per volere della confraternita dei
disciplini.
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In
seguito il complesso venne venduto alla Repubblica Cisalpina e successivamente
alla famiglia Sgabussi, detta per questo Faustinì. Oggi è
tornata proprietà della Parrocchia di Cemmo.
Dalla piazzetta antistante la chiesa si accede da un portone al
convento delle suore dorotee, fondato nel 1842 dalla beata Annunciata
Cocchetti, all’interno è possibile visitare il museo
etnografico, i due chiostri originari del XVII secolo, la chiesetta
che ospita le spoglie della Beata, un affresco di Pietro da Cemmo.
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